Museo Luigi Torri


Altitudine 315m.s.l.m.
Categoria Musei
Comune Caprino Bergamasco


POSIZIONE
Il museo Luigi Torri è ospitato nelle sale del piano nobile del settecentesco palazzo municipale di Caprino Bergamasco.

STORIA
Un allestimento museale moderno, pensato per accogliere e valorizzare degnamente e con metodo scientifico la straordinaria collezione de Ol Tôrr di sass. Così era affettuosamente chiamato in paese Luigi Torri, per la sua decennale passione. Una passione nata quasi per caso in gioventù e coltivata con pazienza e tenacia, dapprima in un quasi totale anonimato e poi, dal 1945, anche attraverso contatti con il mondo scientifico. La sua casa di Caprino divenne presto una specie di museo con migliaia di reperti minerali e fossili, meta di studosi provenienti da tutto il mondo, di insegnanti e studenti.
Finché le forze glielo permisero, continuò a percorrere in lungo e in largo la larga zona dell'Albenza, l'ampio rilievo montuoso che separa la Valle San Martino dalla Valle Imagna, bacino di provenienza della sua raccolta. Con i suoi ritrovamenti, Luigi Torri dimostrò che essa era una delle zone più ricche ed interessanti d'Italia dal punto di vista mineralogico, geologico e paleontologico, diversamente da quanto sostenuto dalla scienza dell'epoca che la riteneva invece priva di consistenti giacimenti fossiliferi.
Già durante gli anni Sessanta del secolo scorso le sue collezioni erano divenute così consistenti da attirare l'interesse di istituti scientifici italiani e stranieri, alcuni dei quali tentarono di acquistarle. Con l'eccezione di una piccola parte ceduta all'università di Milano e da questa poi donata al Museo di Scienze Naturali "Enrico Caffi" di Bergamo, Torri rifiutò tutte le offerte, desideroso che il frutto delle sue ricerche rimanesse sul territorio di provenienza. Nel 1964 egli prospettò la possibilità di cedere la collezione al Comune di Caprino, a patto che si approntasse una sistemazione in una delle torri ma, il progetto non andò a buon fine. In seguito alla scomparsa dell'illustre cittadino, le collezioni furono acquisite dal Comune che, a seguito di un lungo lavoro di ripulitura, ripristino, catalogazione e datazione, ha realizzato la loro musealizzazione. Essa comprende sopratutto reperti fossiliferi, relativi all'era mesozoica e, prevalentemente, ai periodi giurassico e cretaceo.

CARATTERISTICHE
Lo spazio interno è stato ridisegnato per allestire un'esposizione dal segno fortemente didattico. Il percorso museale è scandito in sezioni tematiche e cronologiche che consentono al visitatore di fruire al meglio i materiali esposti.

(contributo di Val San Martino Spot)


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